giovedì 2 gennaio 2014

Beauty Italia: export al galoppo, mercato interno sofferente

Produzione in crescita del 3% a 9,3 miliardi di euro, export al galoppo (+12% a 3,2 miliardi), mercato interno in frenata. Leggera per alcuni canali, pesante per altri. Sono le cifre della rilevazione congiunturale di fine anno messe a punto dal Centro studi di Cosmetica Italia guidata da Fabio Rossello. I dati si riferiscono ai preconsuntivi del secondo semestre 2013 e alle previsioni per il primo semestre 2014 del settore beauty in Italia. Ma vediamo come è andata.
Fabio Rossello, alla guida di Cosmetica Italia, parte di Confindustria
A fine 2013 il valore dei cosmetici acquistati in Italia ha toccato i 9,4 miliardi di euro con una contrazione di poco più di un punto percentuale (-1,3%). Le proiezioni per il 2014 sono improntate a un'ulteriore limata dei consumi, che dovrebbero ripartire verso la seconda metà dell’anno. A soffrire la crisi sono i saloni professionali di acconciatura, in discesa dell'8% a 590 milioni di euro. Le previsioni, però, sono ottimiste: si stima una riduzione al -4% del tasso negativo nei primi sei mesi del 2014. Anche i centri estetici soffrono: il canale, che vale poco più di 240 milioni di euro, registra un -4% (-5% la stima per il 2014).
Profumeria ancora in difficoltà: -3,9% il secondo semestre 2013
Per un valore totale di 2,1 miliardi di euro, la profumeria registra la più pesante contrazione tra i canali tradizionali: il secondo semestre del 2013 porta a un calo del 3,9%, seguito da una previsione in flessione per il primo semestre del nuovo anno del 3%.
Le farmacie hanno ricominciato a crescere
Riprendono, dopo alcuni trimestri di difficoltà, le farmacie: il 2013 chiude a +1%, per un valore vicino a 1,8 miliardi di euro. Anche le erboristerie continuano a crescere. Il +2% di fine 2013 permette di raggiungere i 400 milioni di euro, a testimonianza dell'interesse verso i prodotti naturali.

La grande distribuzione (+0,5%) è sostenuta dalle vendite nei mass specializzati e nelle nuove insegne monomarca per un valore globale di 4 miliardi di euro. Si tratta del maggiore canale di vendita per questa categoria di prodotto. I contoterzisti, infine, salgono del 4% a fine anno e del 5% nelle previsioni per il primo semestre del 2014.

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